14 Maggio 2024

Il circuito che non c’è più, storie di campioni e motori

Nel secondo dopo guerra la società italiana aveva fame di riscossa, di stabilità. Anche Siracusa avvertiva i primi cambiamenti a livello economico e di costume. Nei primi anni Cinquanta la città accoglieva l’inaugurazione di un circuito per le gare automobilistiche, esattamente nell’aprile del 1950, quando si accendeva il mito dell’auto da corsa con l’avvento di molte manifestazioni di prestigio. Su tutte il “Gran Premio di Formula 1”, che nella nostra provincia vedeva l’affermarsi di grandi piloti, tra il 1951 e il 1967. Una classifica di pezzi da novanta, un Albo d’Oro che ospitava piloti come Luigi Villoresi, Alberto Ascari, Luigi Musso, Giancarlo Baghetti, tutti in squadra Ferrari, poi Jo Siffert e Jim Clark con la Lotus. Le prove però non erano valide per il Mondiale, anche se rappresentavano momenti di vera gloria sportiva.

Villoresi vinse nel 1951 una gara extra campionato disputata su un totale di 80 giri, guidando una Ferrari 375. A seguire, una sfilza di nomi indimenticabili: Ascari, campione del Mondo 1952-1953 (Ferrari, 1952), De Graffenried (Maserati, 1953), Farina, campione del Mondo 1950 (Ferrari, 1954), Brooks (Connaught, 1955), Fangio, campione del mondo 1951-1954-1955-1956-1957 (Ferrari, 1956), Collins (Ferrari, 1957), Musso (Ferrari, 1958), Moss (Cooper, 1959), Von Trips (Ferrari, 1960), Baghetti (Ferrari, 1961), Siffert (Lotus, 1963), Surtees (Ferrari, 1964-1966), Clark (Lotus, 1965), Scarfiotti e Parkes (Ferrari, 1967).

La fama di certe gare approdava in una piccola realtà dell’est siciliano. Di fatto indimenticabili furono le varie edizioni della “Coppa d’Oro di Sicilia” riservata alle vetture sportive. Ecco, in ordine, il nome dei vincitori che si sono succeduti negli anni: Musmeci (Maserati, 1950), Sighinolfi (Fiat 1100, 1951), Stagnoli (Ferrari 2000, 1951), Castellotti (Ferrari 2800, 1952), De Oliveira (Ferrari 3000, 1953), Rossi (Stanguellini 1100, 1954), Davis (Osca 1100, 1956), Zannini (Taraschi S., 1958), Cammarota (Stanguellini S., 1959), Davis (Osca S., 1960), Moser (Brabham, 1965).

Di seguito invece riportiamo lo stralcio di una cronaca del tempo dal titolo Ricordi: Gran Premio di Siracusa 1965, a firma di Nanni Meli. «Il circuito nella immediata periferia di Siracusa sfrutta le strade provinciali ed è un triangolo formato da tre rette con qualche cambio veloce di direzione e tre tornanti. Parte la gara e a sorpresa passa per prima la Brabham blu di Siffert inseguita dalla Ferrari di Surtess e dalla Lotus di Jim Clark. Il ritmo è elevatissimo, Siffert e Surtees si alternano al comando e Clark insegue come un’ombra». E ancora: «Clark che ha inseguito tutta la gara e forse attendeva l’evoluzione della competizione, va a vincere, di certo ha avuto la voglia e il merito di non dare spazio ai due antagonisti, Bandini con la 512, un motore dodici cilindri boxer di soli 1500 cc. un gioiello meccanico, si prende il terzo posto».

Questa la testimonianza di chi nel lontano 4 aprile 1965 assisteva per la prima volta, e dal vivo, a una gara di Formula 1. Nel suo ricordo si sente ancora tutto il piglio di chi si appassionava alle riviste Auto Italiana e Autosprint, a qualche spezzone televisivo in bianco e nero del Gran Premio di Monaco e di Monza, e ai pochi servizi della Domenica Sportiva.

Daniela Frisone

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