27 Luglio 2024

Gli scacchi protagonisti delle Feste Archimedee

Anche quest’anno gli scacchi, il bianco e nero, sono stati protagonisti dei tornei all’intero della “Feste Archimedee”, manifestazione giunta alla decima edizione, in corso nell’isola di Ortigia, a Siracusa, fino a domenica 2 luglio.

“L’apertura siciliana, è un’apertura celebre e quindi quale luogo migliore per mettere in campo questa attività”, spiega Alessandra Servito, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale “Lombardo Radice”, organizzatrice dei tornei. “Gli scacchi sono già stati inseriti l’anno scorso – continua – perché a pieno titolo fanno parte di quello che è il tema del festival del genio e del talento, giovanile e non, di Archimede, si agganciano perfettamente alla sua filosofia. Quest’anno abbiamo organizzato ben 2 tornei. E’ stata una serata splendida per i ragazzi e per la città: il mondo si è fermato, tante persone, fino a  mezzanotte hanno chiesto se potevano giocare. I bambini sono stati spettacolari, sappiamo che gli scacchi sollecitano e sviluppano alcune abilità mentali come la strategia, la tattica, la logica, il problem solving e, penso sia importante sottolineare che insegnano anche due cose fondamentali: insegnano a perdere con grande serenità e grande collaborazione – i bambini ma anche gli adulti di oggi sono poco abitati a perdere; poi insegnano anche che quello che accade nella scacchiera, rimane nella scacchiera. Una partita di scacchi inizia stringendosi la mano e si chiude stringendosi la mano. Tutto quello che accade ha questo valore aggiunto. Nel secondo torneo, abbiamo avuto il piacere di avere come ospiti grandi personalità, due giocatori di scacchi professionisti, con un punteggio ELO – il sistema che serve per quantificare la forza-gioco di un giocatore – superiore a 2 mila punti. E ancora – aggiunge Alessandra Servito – tanti giocatori di diverse città della provincia e due giocatori della Slovenia. La nostra scuola è la scuola nella quale si promuove il gioco degli scacchi in modo permanente. Continueremo a sviluppare questa attività anche a settembre, attivando anche un corso destinato agli adulti, ai genitori degli studenti”.

Un’edizione colorata nel nome del genio Archimede, organizzata per investire sul talento dei giovani, per contrastare i malesseri diffusi tra le nuove generazioni come nel sogno del pediatra che ha fondato la kermesse, Carlo Gilistro, deputato all’Ars. Far diventare Siracusa “Città dell’infanzia”. “Il primo giorno è stato un grande successo, un’apertura straordinaria, una grande parata alla quale hanno partecipato il gruppo “Athena Danza”, il “Twirling” di Floridia e gli sbandieratori di Noto”, spiega Edda Cancelliere, presidentessa dell’associazione “Le Interferenze”, organizzatrice delle Feste Archimedee. “L’affluenza rispetto all’anno scorso è aumentata – aggiunge – i bambini sono stati entusiasti e sono stati coinvolti in tante iniziative. A proposito di pedagogia e arte, mi piace segnalare, la proposta di Michele Dell’Utri in scena questa sera con lo spettacolo all’Ipogeo “Il rifugio del Minotauro”, realizzato in collaborazione con la sezione Fernando Balestra dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico dell’INDA. Il testo è frutto di un laboratorio di scrittura teatrale che lavora sulla contaminazione tra testi classici e interpretazioni attuali del sentire dei giovani. La lettura dei classici diventa un pretesto per raccontare il mondo degli adolescenti, esplora i loro punti di vista dando voce a sogni, speranze, desideri e paure. In poche parole, il testo classico diventa lo specchio del loro mondo”. Le Feste Archimedee sono diventate ormai un appuntamento fisso per la cittadinanza. “Dal 2012, prima edizione, la famiglia si è subito allargata con Daniela e Jose Occhipinti. Insieme abbiamo percorso una lunga strada, fatta di grandi fatiche ma anche di enormi gioie, abbiamo scoperto il piacere di lavorare insieme e di fare squadra nel nome di un grande progetto e di un grande sogno: dare voce al talento e al genio dei giovani. Ogni anno abbiamo imparato qualcosa in più, certo, abbiamo anche fatto degli errori ma, come dice sempre Daniela Lucangeli, l’errore è un importante processo di modifica e di miglioramento continuo”.

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