14 Luglio 2025

“Sabir”, la lingua della pace: convegno con Miduri all’Urban center di Siracusa

Si tratta di un mix di vari idiomi, dal siciliano al turco, dallo spagnolo al veneziano fino all’arabo, che consentiva a marinai del Mediterraneo, dalla parte europea come da quella africana, di comunicare e trattare nel commercio

C’era una lingua che poteva diventare il vero “Esperanto” per il Mediterraneo, e per alcuni secoli lo è stata. Superata poi dall’inglese grazie alla invenzione della radio e all’evolversi delle fasi geopolitiche sopravvenute. È il Sabir, detta  anche Lingua Franca Mediterranea.

Il Sabir è stato utilizzato dal mondo marinaro, pescatori, naviganti, marittimi, fino agli albori del millenovecento. Si parlava in tutti i porti del Mediterraneo, quindi anche a Siracusa, come ad Augusta. Una lingua che oggi,  in un’epoca  dove la pace è messa in discussione, potrebbe definirsi Lingua Mediterranea  della Pace e dell’inclusione .

E così l’ha chiamata il giornalista  Carmelo Miduri, che da tempo studia questo evento storico rimasto solo all’attenzione di specialisti e quasi rimosso dalla storia.

Se ne parlerà a Siracusa in un apposito convegno, organizzato appunto da Carmelo Miduri per Siracusa Città Educativa, venerdì 2 maggio, alle 17,30, all’Urban Center di via Bixio.

Con Carmelo Miduri tratterà il tema Giuseppe Costa (Gilgoph), che approfondirà le potenzialità culturali inclusive di una lingua come il Sabir.

Il Sabir era un mix di vari idiomi, dal siciliano al turco, dallo spagnolo al veneziano , all’arabo. E  con pochissime parole consentiva a marinai di ogni paese rivierasco  del Mediterraneo , dalla parte europea come da quella africana, di comunicare, trattare nel commercio, relazionare.

Il convegno proporrà anche la recita, accompagnata  da musica, della preghiera Padre Nostro che sarà espressa in lingua Sabir da un sacerdote, don Andrea Pitrolo, parroco di San Gaetano a Portopalo.

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