Scoppia il caso del voto online nelle recenti elezioni dei circoli del Partito Democratico nella provincia di Siracusa. A far chiarezza sulla situazione attuale è stato Giacomo D’Arrigo, Delegato per la provincia nominato dal commissario regionale per il congresso, Nicola Stumpo, il quale ha dichiarato espressamente non autorizzato l’utilizzo del voto online nelle consultazioni locali.
“I voti online sono da ritenersi nulli”, ha affermato D’Arrigo in una nota ufficiale, facendo seguito a un’indicazione del commissario ad acta del congresso. La conseguenza è stata immediata: sono stati proclamati vincitori i segretari di circolo nei comuni dove il voto si è svolto esclusivamente in presenza e dove è emersa una chiara maggioranza.
Diversa invece la situazione in quattro circoli del territorio – Siracusa, Palazzolo Acreide, Pachino e Lentini – dove è stato utilizzato anche il canale online. In questi casi, D’Arrigo ha dato mandato ai presidenti di seggio e ai garanti di integrare la documentazione, escludendo i voti online dal conteggio ufficiale.
La linea è chiara: si procederà con la proclamazione del nuovo segretario di circolo solo se il voto in presenza risulterà pari o superiore al 50% dei votanti complessivi. Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia, si andrà al ballottaggio.
“Entro un breve lasso di tempo – ha concluso D’Arrigo – si procederà alla finalizzazione degli atti e alle relative proclamazioni o ad eventuali turni successivi.”
La decisione ha già suscitato reazioni all’interno del partito locale e potrebbe avere ripercussioni sul clima interno e sulla gestione delle future fasi congressuali. Resta da capire se il caso Siracusa rappresenti un’eccezione o l’inizio di un riesame più ampio sull’utilizzo delle modalità di voto nei congressi del Pd.