Un’altra scritta intimidatoria, a distanza di pochi giorni, contro un magistrato dell’Ufficio GIP del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco.
La scritta è stata trovata lungo una strada non molto distante dal tribunale.
Nei giorni scorsi anche Giuseppina Storaci, presidente della sezione penale del Tribunale, era stata minacciata con una scritta simile.
“Nell’indirizzare un deciso messaggio di solidarietà al dott. Migneco e a tutti i magistrati di Siracusa, la Fondazione Siracusa è Giustizia auspica che gli
autori di tali vili intimidazioni possano essere celermente identificati”.
Così questa mattina il presidente della Fondazione è Giustizia, Paolo Ezechia Reale, ha commentato il nuovo episodio.
“Il secondo atto intimidatorio nel giro di pochi giorni nei confronti di un magistrato del Tribunale di Siracusa è un fatto gravissimo che rafforza l’impegno comune delle Istituzioni contro l’illegalità. Auspichiamo che gli autori di questo gesto possano presto essere identificati e perseguiti.
Al dottore Migneco e alla Magistratura siracusana la piena solidarietà mia, della Giunta e dell’intera città”. Lo dichiara il sindaco Francesco Italia.
La Sezione di Siracusa di Movimento Forense , con le parole del presidente Vito Cosentino, ha manifestato la propria vicinanza e la propria solidarietà alla Dott.ssa Giuseppina Storaci, Presidente della Sezione Penale del Tribunale di Siracusa, ed al Dott. Andrea Migneco, G.I.P. presso il Tribunale di Siracusa, per gli inquietanti gesti intimidatori recentemente posti in essere nei loro confronti.
“Esprime la propria ferma condanna e la propria preoccupazione per i due episodi, verificatisi peraltro nell’arco di pochissimi giorni, pur nella certezza che la Dott.ssa Storaci ed il Dott. Migneco, Magistrati entrambi dei quali è ben noto lo spessore umano e professionale, non si faranno intimidire da quanto accaduto e continueranno a svolgere con impegno costante, coraggio e straordinaria competenza le proprie delicate funzioni.”
Con la certezza che tutte le Istituzioni agiranno con tempestività al fine di individuare gli autori e le matrici degli inaccettabili gesti.
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