Le previsioni delle ultime settimane sono state confermate dal voto dei siracusani. Completato lo spoglio delle 123 sezioni, Ferdinando Messina e Francesco Italia hanno strappato il biglietto per il ballottaggio in programma tra 15 giorni.
Il sindaco in carica ha staccato di quasi 5 punti percentuali la candidata del polo progressista Renata Giunta non sufficientemente spinta dal cartello che l’ha sostenuta.
Nel Comitato di Messina è stata una giornata trascorsa nell’attesa della percentuale finale. Sicuri del ballottaggio qualcuno ha continuato a pensare, un po’ velleitariamente, alla possibilità di raggiungere il 40% già a primo turno e insediarsi da subito a Palazzo Vermexio.
A casa Italia consegna del silenzio e pochi commenti ai dati che stavano maturando sin dall’inizio. Animi più distesi e soddisfazione manifestata soltanto intorno alla mezzanotte.
Sul centro destra pesa la scelta di Edy Bandiera che con la percentuale raccolta avrebbe portato – almeno sulla carta – il successo pieno a primo turno per il candidato di quell’area. Ora il ballottaggio e viste le dichiarazioni di ieri sera – “Per parlare con Messina Schifani deve chiedermi scusa pubblicamente” – non sembra improbabile un accordo con Italia.
Renata Giunta, alla domanda riferita a possibili “avvicinamenti” al ballottaggio, ha continuato a ripetere che il fronte progressista sarà all’opposizione. Adesso, però, si attendono le mosse dei maggiorenti dei partiti e dei movimenti che l’hanno sostenuta.
Poi c’è il nodo Garozzo da sciogliere. “Non saremo pro o contro nessuno”, ha detto. Ma la sua dichiarazione della vigilia – “Votate per chiunque, ma non per il centrodestra” – qualcosa vorrà pure dire.
Signori, si gioca. E saranno giornate calde.
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