Mentre Vigili del fuoco e uomini della Protezione Civile continuano a lavorare all’interno dell’azienda di smaltimento Ecomac, i sindaci di Priolo, Floridia e Solarino mantengono le ordinanze emesse ieri e sospendono qualsiasi avvenimento organizzato all’aperto.
La nube, ancora alta, e il forte odore causato dalla plastica bruciata, hanno consigliato i primi cittadini dei paesi maggiormente coinvolti ad attivare tutti i sistemi di protezione civile.
A Priolo ordinanza di “rifugio al chiuso”. La cittadinanza è stata invitata a rimanere all’interno delle proprie abitazioni, evitare gli spostamenti, spegnere i climatizzatori e chiudere gli infissi.
A Floridia, il sindaco Marco Carianni, ha affidato a un post la decisione di sospendere le celebrazioni in programma stasera in onore della Madona di Fatima.
“L’aria stamattina è irrespirabile, – scrive Carianni – ho sentito l’arpa, tutti gli enti territoriali coinvolti ed il collega di Solarino, e si è deciso (a salvaguardia della salute pubblica) di mantenere in vigore l’ordinanza sindacale adottata ieri, alle stregua degli altri Sindaci dell’area industriale.
Ho anche sentito il comitato organizzatore per i festeggiamenti della Madonnima di Fatima, con il quale si è stabilito di rinviare i festeggiamenti poiché è previsto, tra le altre cose, che i venti – già nelle prossime ore – possano iniziare a spirare verso Solarino e Floridia, spostando sul nostro territorio i fumi provocati dall’incendio ed inasprire la situazione dal punto di vista odorigeno, compromettendo soprattutto la salute delle persone più fragili”.
All’Ecomac si è lavorato per tutta la notte. Area monitorata dai Vigili del fuoco che hanno continuato ad operare sui focolai ancora accesi e dal personale dell’ARPA.
Sindaci in costante contatto tra di loro, mentre da Palermo iniziano ad arrivare le prime reazioni e una serie di richieste perché venga ritirata l’autorizzazione all’azienda che già tre anni fa, il 22 agosto del 2022, bruciò provocando gli identici rischi ambientali.
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