Un’associazione a delinquere che si era ritagliata una larga fetta del mercato della droga a Siracusa. Base operativa e piazza di spaccio nella zona di Santa Panagia, zona da sempre legata a gruppi vicini a cosche mafiose.
Il traffico è stato smantellato dagli uomini della Squadra Mobile che all’alba di oggi, su delega della Procura Distrettuale Antimafia, hanno eseguito 16 misure cautelari. Dieci le persone finite in carcere, le altre sei saranno sottoposte all’obbligo di dimora e alla presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria.
L’operazione di oggi mette insieme ben quattro anni di indagini. Inchiesta scattata nel novembre del 2017 e che fino al settembre del 2021 ha ricostruito la rete dello spaccio e i canali di approvvigionamento della droga. Nel corso delle indagini numerosi i sequestri di sostanza stupefacente. Si tratta di oltre 3 chili di cocaina, almeno 28 di hashish, di una quantità enorme di marijuana. Nel fascicolo della Distrettuale si parla di almeno un milione di euro di mancato guadagno per l’organizzazione criminale.
In carcere sono finiti Agostino Urso, 67 anni, il cugino Pasqualino Urso di 51, Carmela Falco, 63 anni, Concetto Urso, 23 anni, Francesco Granata di 44, Manuel Pisano di 33, Marco Campisi, 47 anni, Emanuele Riani, 41, e Shajla Tringali di 38.
Obbligo di dimora e firma giornaliera, invece, per Michael Berardi, Giuseppe Bronte, Alfredo Caruso, Vincenzo Davì, Andrea e Marcello Deuscit.
La droga arrivava dalla provincia di Reggio Calabria dove Urso si recava per trattare prezzo e quantità.
Lo spaccio veniva affidato a pusher che venivano sostituiti spesso assicurando, comunque, un “servizio” h24.
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