14 Luglio 2025

Canicattini e la bocciatura della mozione per Scatà: “La Villa comunale porterà il suo nome”

La maggioranza ha respinto la mozione motivando la decisione col fatto che la Giunta ha avviato l’iter autorizzativo con la Prefettura per intitolare a Scatà la Villa comunale, ritenuta un luogo più centrale e significativo soprattutto per le nuove generazioni

A caratterizzare l’ultima seduta del Consiglio comunale di Canicattini è stato l’ampio dibattito sulla mozione presentata dal gruppo consiliare di minoranza “Insieme per cambiare”, che chiedeva di intitolare una strada comunale al giovane Luca Scatà, Assistente della Polizia di Stato, Medaglia d’Oro al Valor Civile, prematuramente scomparso nel luglio 2024.

La proposta, illustrata dal consigliere Alessandra Amenta, intendeva rendere omaggio alla figura di Scatà, definito dalla stampa nazionale e internazionale “eroe semplice” per il gesto compiuto il 23 dicembre 2016 a Sesto San Giovanni, quando intervenne in un conflitto a fuoco uccidendo il terrorista Anis Amri, autore della strage al mercatino di Natale di Berlino.

Tuttavia, la maggioranza ha respinto la mozione, motivando la decisione con il fatto che la Giunta ha già avviato l’iter autorizzativo con la Prefettura per intitolare a Scatà la Villa Comunale, ritenuta luogo più centrale e significativo, soprattutto per le nuove generazioni. Lo stesso Sindaco Paolo Amenta – che aveva annunciato questa scelta già durante le esequie – ha sottolineato come la Villa sarà dedicata esclusivamente a Luca Scatà, mentre l’attuale intitolazione a Laura Di Falco verrà trasferita a una sala della Biblioteca comunale.

“La Villa Comunale è un luogo simbolico, di grande visibilità e aggregazione – ha detto Amenta – e rappresenta meglio di una via il valore educativo, civile e morale dell’esempio lasciato da Luca. Non ci sarà nessuna doppia intitolazione.”

La minoranza ha espresso contrarietà, ritenendo inadeguata la sovrapposizione di intitolazioni, contestando anche l’assenza di dialogo preliminare sulla proposta. Al termine del confronto, la mozione è stata bocciata con 8 voti contrari e 4 favorevoli.

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