14 Luglio 2025

Canicattini, celebrata la Giornata del Rifugiato: “No alla guerra, sì all’accoglienza”

Musica, laboratori creativi, giochi e attività sportive hanno coinvolto i migranti ospiti delle strutture locali insieme a tantissime famiglie e bambini canicattinesi

Un pomeriggio di festa, colori e condivisione ha animato piazza Borsellino, à Canicattini Bagni, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. Un evento promosso dall’amministrazione insieme alle realtà che da 11 anni operano nella rete SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione del Ministero dell’Interno), come Passwork e l’associazione La Pineta, con la partecipazione degli scout dell’Agesci Canicattini 1 e Siracusa 7, del Canicattini calcio e dell’Avoca.

Musica, laboratori creativi, giochi e attività sportive hanno coinvolto i migranti ospiti delle strutture locali, molti dei quali minori non accompagnati, insieme a tantissime famiglie e bambini canicattinesi. Un’occasione per ribadire con forza un messaggio di pace e convivenza, in un momento storico segnato da conflitti come quelli in Medio Oriente e in Ucraina.

Il sindaco Paolo Amenta ha sottolineato come la comunità di Canicattini, storicamente segnata dal fenomeno migratorio, continui oggi ad essere un esempio virtuoso: “Non parliamo più solo di solidarietà, – ha detto – ma di reale integrazione. Una società fatta di cittadini con storie e culture diverse, uniti dalla volontà di vivere insieme, formarsi, e costruire un futuro condiviso. Il nostro è un messaggio di pace, che parte da una piccola città e guarda al mondo”.

Nel corso dell’evento è stato anche annunciato che questa esperienza sarà nuovamente protagonista all’interno del cartellone estivo cittadino: il Festival del Rifugiato, previsto nella settimana di Ferragosto, porterà in piazza XX Settembre il concerto di Roy Paci & Aretuska il 15 agosto, mentre dal 22 al 24 si terrà il 42esimo Raduno Bandistico “Nino Cirinnà”.

A chiudere la serata, il ricordo e il ringraziamento delle istituzioni ai tanti attori che, anche per il 2025, hanno reso possibile una giornata così partecipata: dalle associazioni ai volontari, fino a tutta la cittadinanza che continua a credere in un modello di società aperta, accogliente e solidale.

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