Si è discusso nella seduta di Consiglio Comunale del 30 giugno l’atto d’indirizzo presentato dal gruppo consiliare “Insieme per Cambiare” per chiedere ufficialmente l’intitolazione di una via cittadina a Luca Scatà, agente della Polizia di Stato, insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile e originario di Canicattini.
La mozione, protocollata lo scorso 23 maggio, in coincidenza simbolica con la Giornata della Legalità, è stata il culmine di un’iniziativa avviata nei mesi scorsi, hanno sottolineato i promotori, con richieste formali già inviate alle istituzioni comunali il 31 luglio 2024 e il 2 febbraio 2025. Una proposta nata con sobrietà, senza clamore, ma con il desiderio profondo di non lasciar scivolare nell’oblio la memoria di un giovane che ha pagato con la vita il proprio impegno a servizio dello Stato.
“Abbiamo chiesto un gesto semplice: che un luogo visibile, centrale, di passaggio, una via, una piazza, portasse il suo nome, affinché ogni giorno qualcuno possa leggerlo e domandarsi: ‘Chi era Luca Scatà?’”, si legge nella nota diffusa dal gruppo consiliare.
Tuttavia, la mozione non ha ottenuto l’approvazione dell’aula. La maggioranza ha scelto un diverso percorso, avviato all’interno della Giunta comunale, senza però — sottolineano i consiglieri di minoranza — riconoscere il lavoro già avviato da Insieme per Cambiare.
“Non ci interessava apparire. Non cercavamo visibilità. Non vogliamo rivendicare paternità. Ma crediamo che la verità e il rispetto istituzionale vadano sempre onorati”.
Il rammarico, espresso con tono fermo ma pacato, non cancella l’obiettivo principale: onorare Luca Scatà. Non come simbolo politico o di parte, ma come figlio di Canicattini che ha difeso la vita degli altri.
“Oggi Canicattini ha il dovere di difendere la sua memoria. Non c’è spazio per divisioni né per bandiere. C’è spazio solo per Luca. Per la sua storia. Per ciò che rappresenta”. Con questo spirito, il gruppo consiliare rinnova l’invito all’amministrazione comunale a procedere celermente con l’intitolazione, affinché la città non perda l’occasione di rendere omaggio in modo pubblico, visibile e duraturo al sacrificio di uno dei suoi figli migliori.