Una riunione per stabilire una spedizione punitiva nei confronti di un gruppo avversario. Questo quanto filtra dalla fitta cortina investigativa che avvolge ancora l’operazione dei carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile e della stazione di Priolo Gargallo conclusa con l’arresto di sette persone, cinque maggiorenni e due minorenni. Un’ottava persona sarebbe riuscita a fuggire e sarebbe attualmente ricercata dai militari.
Le accuse, come riportato anche sulle pagine del sito del SIM (Sindacato Italiano Militari Carabinieri), sono porto e detenzione illegale di armi e munizioni, ricettazione e altri reati in concorso.
L’operazione è scattata nel cuore della notte nell’ambito di un mirato servizio di controllo del territorio. Il gruppo, secondo alcune fonti, era riunito per discutere di quanto accaduto nelle ore precedenti a Priolo. Non si esclude, infatti, che il blitz dei carabinieri – non passato inosservato ai cittadini svegliati dal suono delle sirene – segua l’incendio e la distruzione di una paninoteca in piazza Di Mauro. Le successive perquisizioni domiciliari – si legge ancora – hanno consentito di rinvenire diverse armi comuni da sparo, tra cui fucili e pistole con matricole abrase, alcune modificate per renderle offensive, munizioni e coltelli.
Gli arrestati maggiorenni sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Siracusa “Cavadonna”, mentre i due minori sono stati accompagnati all’Istituto Penale per i Minorenni di Catania. Per domani fissata l’udienza di convalida degli arresti.
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